Domande frequenti
SCIENZE PSICHICHE E
TECNICHE INIZIATICHE
1a PARTE
Quanto segue rischia di scuotere le idee preconcette più correnti di alcuni, ma ci è parso necessario apportare degli elementi di riflessione di natura concreta, e non solamente filosofica come succede abitualmente nei cosiddetti ambienti spiritualisti.
Noi diciamo ed affermiamo che voi siete abbastanza grandi per guidarvi da voi stessi, a patto che abbiate sufficienti punti di riferimento per sapere verso cosa tendete, e come accedervi efficacemente. Ora, la questione è: come orientarsi tra tutte le “filosofie” e i metodi esistenti?
Il solo criterio valido è il risultato. Noi attribuiamo una grande attenzione all’efficacia, perchè, tra le altre cose, ci fa guadagnare tempo. Perché, allora, non cominciare ora, a partire da principi chiaramente analizzati ed efficaci?
L’indipendenza nella ricerca, ecco il nostro leit motiv. E’ la strada di tutti coloro che hanno raggiunto il loro scopo nell’ambito spirituale.
Le domande che seguono richiedono spesso delle risposte più documentate, e questa è la ragione per la quale vi invitiamo a visitare il nostro spazio Abbonati nel quale troverete degli approfondimenti sui punti menzionati qui di seguito.
1 - Che cosa copre la pratica del Fosfenismo?
Comprendere il Fosfenismo è allo stesso tempo semplice e complesso. Se ci si limita ad un approccio puramente intellettuale, è effettivamente molto complicato da afferrare in quanto la maggioranza dei fenomeni sfugge alla comprensione. Se invece si mettono in pratica le tecniche, gli aspetti intellettuali assumono tutto il loro senso. Saranno in effetti liberati dalla fanghiglia che si ha l’abitudine di mantenere intorno ad essi, e beneficeranno delle scoperte che l’esperienza individuale può produrre. In questo campo il solo approccio valido è la sperimentazione.
Il Fosfenismo è un campo di ricerca a sé stante che comprende parecchie branche di studio e di applicazioni.
– Lo studio dell’azione dei Fosfeni sul pensiero è sfociato in due applicazioni principali:
- La pedagogia.
- Lo sviluppo delle facoltà di percezione sovrannaturale.
– La fisiologia cerebrale applicata ha dato origine a diverse tecniche:
- La Cervoscopia – analisi del funzionamento cerebrale con i fosfeni doppi.
- L’Alternofonia -derivata dalla branca precedente, essa è in particolare utilizzata nel campo del miglioramento del funzionamento cerebrale, nel senso più ampio del termine.
- La Girascopia – campo che si arricchisce senza sosta di nuove modalità e la cui caratteristica è lo sviluppo di una funzione cerebrale particolare: la funzione rotazionale del cervello con la meditazione giroscopica.
Ciascuna delle branche del Fosfenismo ha ormai fatto le sue prove, che apportano numerose soluzioni e suscitano numerose scoperte (vedere testimonianze). Il loro avvenire è ormai tracciato e, tra qualche anno, faranno parte della vita quotidiana anche se in maniera non esplicita.
Inoltre, lo studio del Fosfenismo chiarisce numerosi enigmi rimasti fino ad oggi senza risposta: l’origine delle religioni e la natura delle tecniche iniziatiche. Si tratta di altri aspetti della storia umana che emergono: i suoi retroscena, in un certo senso.
2 - Che cos'è l'Iniziazione?
Esistono parecchi aspetti nell’iniziazione. Innanzitutto, e non lo diremo mai abbastanza, la parola iniziazione deriva dal latino initium che significa principio, inizio.Cio’ non ha niente a che vedere con l’accezione spiritualistica corrente, che vuole che l’iniziazione sia il dono definitivo di uno stato che permette di entrare a pieno titolo nel mondo spirituale. Analizzando le tradizioni e le religioni, ci si accorge che una tale concezione non esiste da nessuna parte.
L’iniziazione consiste sempre nella trasmissione di una energia di natura non fisica, che la persona ricevente deve in seguito preservare costantemente.
E’ questo mantenimento quotidiano che permette all’individuo di prendere coscienza di energie intangibili e di scoprire dei fenomeni soggettivi molteplici.
L’accesso a questa energia si effettua sempre tramite l’utilizzo dei fosfeni e la pratica del pensiero ritmato (sia sotto forma di preghiere ripetute sovente, sia sotto forma di ripetizioni di mantra o di litanie, sia sotto forma di Japa, vale a dire di preghiera perpetua).
La particolarità dei fenomeni prodotti in questo modo, è che queste trasmissioni di energia psichica sono perfettamente studiabili, riproducibili e verificabili, ed è cio’ che fa la differenza con gli insegnamenti che pretendono di ottenere dei fenomeni di natura fisica (come la telecinesi, la levitazione ecc.), dei quali si attende ancora la dimostrazione (persino la spiritualità è diventata materialista, è il colmo!)
Di fatto, si tratta di stimolare l’attività cerebrale in maniera che le cellule nervose si sincronizzino in certe zone del cervello. Ciò provoca un’energia di una grande potenza che, canalizzata nelle zone del pensiero, corrisponde alla descrizione classica del risveglio della Kundalini e dei fenomeni di estensione della coscienza. Ora, i mistici e gli yogi autentici descrivono sempre i fenomeni o le percezioni che ottengono come soggettivi. “L’universo spirituale” è di conseguenza accessibile tramite la percezione soggettiva. Ciò permette infine di determinare in che senso conviene dirigere le ricerche, ed è un campo che, nei nostri sistemi materialisti e tecnologici, non chiede altro che essere studiato. L’iniziazione, nel senso più profondo del termine, rientra dunque nel campo della fisiologia cerebrale, ma sotto degli aspetti che non erano mai stati così profondamente esplorati prima dei lavori del Dr Lefebure.
Alexandra-David-Neel (che ha consultato il Dr Lefebure in qualità di medico), che ha vissuto a lungo in Tibet e in India, dice chiaramente che i lama più sapienti le hanno detto che i “fenomeni” rientravano nel campo soggettivo.
Nota: le esperienze soggettive rispondono a delle leggi, proprio come la materia ha le proprie, ed esistono numerose costanti da un individuao all’altro. Non si tratta dunque di un eccesso di immaginazione, bensì di una realtà che non rientra nel campo fisico, benché essa vi sia collegata tramite il funzionamento cerebrale.
3 - Che cos’è un Iniziato (o che cos’è un Maestro)?
Un Iniziato o un Maestro, è di conseguenza qualcuno che ha coltivato il pensiero ritmato e che può trasmettere questa energia ad altri. In tal modo si risvegliano dei ritmi profondi nella persona che la riceve che, a sua volta, se li esercita, oltre a molteplici fenomeni soggettivi (visioni, chiariudienza, estensioni della coscienza – sdoppiamento, viaggio astrale – percezione dei chakra, risveglio di kundalini etc.), avrà la capacità di trasmettere i suoi ritmi. E’ forse a questo titolo che si può dire che il Maestro o l’Iniziato non hanno bisogno di parlare per provocare questa “trasmutazione” dell’individuo nel suo insieme; ma ciò non dispensa dalle spiegazioni elementari né dalla comprensione dei processi iniziatici.
Nota: l’Estasi assoluta che i dervisci raggiungono è spesso percepita anche dal visitatore. E’ eletto capo dei dervisci rotanti colui che saprà trasmettere al meglio un movimento di rotazione nella coscienza degli altri dervisci.
4 - Esiste una scienza occulta, vale a dire una scienza che non si svela se non a quelli che sono “pronti” e che permetterebbe di avere accesso a dei poteri speciali?
NO! Esistono semplicemente delle persone che nella loro infanzia hanno utilizzato d’istinto i fosfeni, lasciandosi cullare dai loro ritmi cerebrali, fatto che ha dato loro l’accesso a diverse esperienze. Bisogna notare che essi stessi ignorano la vera causa delle loro facoltà. E’ da questa ignoranza che è nata una cosiddetta “scienza occulta” o “scienza segreta”, che non sarebbe svelata se non a chi è pronto. D’altronde, quando si studiano le tradizioni religiose e iniziatiche, si constata che assolutamente tutte utilizzano i fosfeni, e che la pratica della fissazione delle fonti luminose dirette e indirette è sempre considerata come l’insegnamento più elevato! Ciò dimostra che l’azione della luce sulla creatività e sui fenomeni psichici è conosciuta dappertutto e lo è stata in tutti i tempi.
5 - Che cos’è lo “sdoppiamento o estensione della coscienza” nell’Esoterismo?
Lo sdoppiamento è un fenomeno neurologico, facile da provocare quando se ne conoscono i processi fisiologici (può essere facilmente provocato dall’addestramento al pensiero ritmato, in particolare attraverso certi dondolamenti o esercizi come le “contrazioni statiche”), e bisogna anche notare che questi fenomeni sono totalmente soggettivi. Questo significa che tutto si situa a livello della mente e che il fisico non è coinvolto nell’esperienza.
Non può dunque succedere niente al corpo e, di conseguenza, non c’è alcun pericolo a vivere questo film interiore.
E’ proprio questo che giustifica il concetto di sdoppiamento: si resta coscienti del corpo e, allo stesso tempo, si è coscienti di percepire delle situazioni che non sono fisiche. La coscienza percepisce dunque “due luoghi nello stesso tempo”.
Si sente spesso dire che lo sdoppiamento può prodursi solo nel sonno. E’ il classico discorso di quelli che non sanno di cosa stanno parlando.
Molto spesso, c’è confusione tra certi stati di coscienza del sogno e lo sdoppiamento. Può succedere di essere coscienti nel sogno, vale a dire che si sa che si sta dormendo e che si sta sognando (fatto che permette di pervenire al sogno guidato). In tale stato, basterà pensare a una situazione per percepirla immediatamente. Ora, molti confondono questo stato con lo sdoppiamento, e ciò che percepiscono non è che il riflesso dei pensieri accumulati allo stato di veglia. D’altronde, le scene percepite sono per lo più dei combattimenti di mostri, degli inseguimenti minacciosi, delle situazioni drammatiche, etc. Interrogando queste persone, ci rendiamo rapidamente conto che sono immerse in un ambiente “letterario” e cinematografico corrispondente ai loro sogni coscienti. In altre parole, sono talmente impregnati da questo genere di rappresentazioni che queste ultime si impongono spontaneamente non appena la coscienza è meno attiva. E’ in seguito facile credere di avere avuto uno sdoppiamento e aver incontrato o combattuto contro delle “entità astrali”, mentre sono i loro propri demoni che hanno incontrato.
Questa nozione è chiamata in psicologia “sogno da sveglio” e in esoterismo “basso astrale, medio astrale, alto astrale”. Questa classificazione, basso, medio, alto, è stabilita in funzione del livello e della qualità del sogno da sveglio. Schematicamente i sogni tormentati sono “bassi”, i sogni simbolici “medi” e i sogni che rivestono un contenuto spirituale (contatto con una guida) “alti”.
In questi stati, ci si ritrova di fronte a se stessi, ed è il proprio riflesso che si percepisce: la persona che comincia ad avere dei pensieri malinconici finisce per “ vedere tutto nero” in permanenza e avrà delle esperienze angoscianti. Il mistico che tende il suo pensiero verso Dio, finisce per vedere degli angeli. Tutto questo succede in virtù delle leggi del pensiero che sono simili a quelle della materia, ma invertite. Sul piano fisico, i poli dello stesso segno di due magneti si respingono. Sul piano mentale, pensieri della stessa natura si attirano. C’è dunque una polarità e un’inerzia del pensiero, come esiste una polarità e un’inerzia della materia. Le loro leggi sono le stesse, ma invertite. Di conseguenza, le persone che sono immerse in ambienti intellettuali malsani ritrovano le stesse idee nel sonno, ma amplificate. Le persone che sono immerse in ambienti letterari o spirituali, avranno più probabilità di avere dei “contatti “ spirituali.
Se si trovano ad essere coscienti nel sogno, crederanno di avere uno sdoppiamento e di fare un «viaggio astrale». Diranno in seguito a tutti che lo sdoppiamento e il viaggio astrale sono pericolosi, mentre in realtà non avranno realizzato né sdoppiamento, né viaggio astrale, che sono cose ben diverse da queste fantasticherie coscienti.
In più, il sogno può provocare degli effetti fisici (tetania, aumento o diminuzione del flusso sanguigno in certe parti del corpo, aumento del ritmo cardiaco) fatto che non succede con lo sdoppiamento o il viaggio astrale. Certi tipi di sogni “da svegli/guidati” possono persino permettere di vivere delle situazioni fuori del tempo e dello schema corporeo, con una tale impressione di veridicità che certe persone non esiteranno a proclamare che hanno rivissuto una “vita precedente!”.
6 - Che cosa sono più precisamente lo sdoppiamento e il viaggio astrale?
A causa dell’approfondimento che questa domanda richiede: vedere “UNIVERSO ENERGIA FOSFENICA”.
7 - Il Fosfenismo puo’ essere studiato con la parapsicologia?
NO, il Fosfenismo è un insegnamento di tipo Iniziatico, Esoterico, Spirituale. Le esperienze realizzate non rientrano nel quadro delle esperienze dette parapsicologiche, in quanto le esperienze Iniziatiche sono di un’altra natura.
Osservazione: “L’universo della parapsicologia è un universo che non ha convinto se non coloro che lo erano già. I pochi risultati probanti applicabili non lasciano intravvedere delle grandi possibilità di applicazione”.
In numerose esperienze, non è sempre facile per una persona che non possieda le informazioni necessarie giudicare la qualità reale della propria esperienza. Possiamo prendere come esempio quello che succede con una crisi di orticaria: prude fino a diventare insopportabile. Grattandosi, si può osservare che si prova un certo benessere. E’ quello che si chiama, in medicina, la “voluttà del grattarsi” in cui, partendo da un problema patologico, si cade in uno stato di voluttà che però è un vero “vicolo cieco” sensoriale.
Succede lo stesso con le esperienze, come per esempio gli esercizi iniziatici di dondolamento della testa in cui il soggetto che non ha analizzato questi esercizi con l’aiuto dei fosfeni, potrà essere indotto a farli troppo ampi provocandosi così un massaggio dei gangli simpatici. Seguirà uno stato di benessere che potrà lasciar credere al soggetto di vivere un’esperienza spirituale mentre si trova nell’ambito di un fenomeno sensoriale. Non è sempre facile discriminare tra una esperienza reale e una stimolazione sensoriale.
Quanto ai fenomeni fisici, come le famose esperienze di Uri Geller sulla torsione dei metalli, basta vedere lo sviluppo di tutta un’industria fondata sulla memoria della forma dei metalli, per sapere cosa pensarne. Inoltre, le “esperienze” che consistono nel “rimettere in moto” a distanza (e in differita) degli orologi da polso e a pendolo, sono ben note ai fisici, sotto forma di cristallizzazione dei metalli. Troppe persone ancora si lasciano ingannare perchè hanno perso la memoria delle nozioni di fisica elementare. Qualsiasi metallo tende a riprendere la sua forma primitiva. E’ così che dei ponti interamente metallici possono perdere con l’andar del tempo, un po’ della loro lunghezza, proprio come una molla di orologio si ritende nel corso del tempo.Quando si riprende in mano un orologio dimenticato in un cassetto da molto tempo, il meccanismo si rimette in movimento, aiutato dalla molla sufficientemente tesa per farlo funzionare per almeno tre quarti d’ora. E secondo il livello di studi di ognuno, alcuni faranno appello “ai poteri psichici” e altri “alle leggi della fisica elementare”!
8 - Quali differenze ci sono tra percezione extrasensoriale e sovrannaturale?
Definiamo esattamente cosa significano questi termini.
La percezione extrasensoriale è “ciò che si stabilisce al di fuori dei sensi”, dunque ciò che viene percepito senza la partecipazione dei sensi fisici. Ora, senza di essi, non c’è percezione possibile. Questa concezione è dunque assurda, benché certe persone si esercitino ad “inviare un pensiero” ad altre persone. Ma già esse sono fuori tema e la prova è che se si mette una persona in stato di isolamento sensoriale, anche se i sensi fisici non sono più sollecitati, la persona immersa in acqua salata ha numerosissime percezioni: colori, immagini, suoni, sensazioni cenestesiche, odori etc. Questo quindi dimostrerebbe l’esistenza di una percezione che si verifica senza la partecipazione dei sensi fisici. D’altro canto però, questo insieme di percezioni non è esterna ai sensi fisici. Una percezione extrasensoriale significherebbe “percepire senza la partecipazione del cervello”, cosa nemmeno concepibile. In compenso l’esperienza dell’isolamento sensoriale mette in evidenza certe attitudini del cervello, in particolare un sistema sensoriale che possiede le stesse caratteristiche della percezione fisica, ma è esclusivamente soggettivo!
E’ dunque l’inverso della nozione di percezione extrasensoriale (percezione esterna ai sensi, che avviene senza i sensi fisici), e si tratta piuttosto di una percezione interiore ai sensi, che si effettua con l’intera partecipazione del cervello.
E’ questa forma di percezione che è definita “sovrannaturale”; ed essa si stabilisce attraverso i sensi. Etimologicamente, sovra- vuol dire anche al di là. Concretamente, l’esperienza dell’isolamento sensoriale mostra che esiste effettivamente una forma di percezione che si effettua sotto la soglia dei sensi fisici, vale a dire prima che gli stimoli fisici abbiano raggiunto l’intensità sufficiente perché i sensi rispondano. Questa percezione avviene dunque al di là dei sensi, ma un al di là interiore. Volendo essere precisi, per descrivere questa esperienza è meglio parlare di una percezione che avviene al di qua dei sensi fisici; il contrario di sovra-. Sarebbe il caso di creare un neologismo che significhi: percezione sotto la soglia del normale?
intra: all’interno; ab: senza; infra: sotto
E’ il campo della soggettività, vale a dire una forma di percezione di cui l’individuo è il solo testimone, proprio come è il solo testimone dei suoi sogni o dei suoi pensieri. Tuttavia, le esperienze soggettive rispondono a leggi ben precise, proprio come la materia ha le proprie, ed esistono numerose costanti da un individuo ad un altro. Non si tratta di un eccesso di immaginazione, ma in tutto e per tutto di una realtà che non rientra nel campo fisico, benché vi sia collegata attraverso il funzionamento cerebrale. Quest’ultimo è costituito da reazioni chimiche ed elettriche che producono numerosi scambi di energia. Il Dr LEFEBURE ha scoperto che, grazie alla luce, abbiamo la possibilità di aumentare questi scambi. Ha anche messo in evidenza che gli emisferi cerebrali non funzionano in modo continuo come si crede (basta vedere come è strutturato l’insegnamento nella scuola), ma in alternanza, e che il cervello possiede numerose funzioni ritmiche. Così quando si mette il cervello in una condizione in cui i suoi ritmi sono stimolati al massimo, la loro amplificazione è tale che la percezione soggettiva diventa tanto intensa quanto la percezione fisica. Questa amplificazione costituisce la percezione sovrannaturale, ed è ciò che, con altri termini, tutti i santi e i mistici hanno cercato di ottenere con un addestramento appropriato. E’ questo universo soggettivo che essi hanno chiamato il “mondo dello spirito”.
Non c’è contraddizione tra “soggettivo” e “oggettivo”. Questa dicotomia non designa una realtà fisica che sarebbe opposta all’inesistenza dello spirito. Ciò che è oggettivo corrisponde alla percezione fisica; ciò che è soggettivo corrisponde alla “percezione interiore”. Tanto vale dire che la percezione fisica contiene anche una buona parte di soggettività, perché in fin dei conti è la mente che analizza tutte le percezioni. Prova ne è che la stessa intensità del dolore in soggetti diversi darà come risultato delle sensazioni diverse. Quando entra in campo una traduzione in parole, questa differenza può essere ancora più marcata; a titolo di esempio si possono citare le testimonianze che riferiscono uno stesso avvenimento ma che non sembrano affatto descrivere la stessa cosa! Inversamente, nella misura in cui parecchie persone percepiscono lo stesso fenomeno soggettivo, quest’ultimo entra nell’universo dell’oggettività, vale a dire della realtà. Tra parentesi, il sogno ce ne fornisce un buon esempio: per il suo contenuto è stato per molto tempo vissuto come una percezione soltanto soggettiva, ma si è scoperto in seguito, quando lo si è studiato, che segnalava anche una attività elettrica del cervello che può essere oggettivamente misurata; l’oggettivo e il soggettivo, lungi dall’essere opposti, sono inestricabilmente collegati.
Il pensiero è il primo fenomeno soggettivo di cui abbiamo coscienza, e ci dà accesso a tutto un mondo di sensazioni. In questo senso il pensiero non può più essere considerato come conseguenza dell’attività cerebrale, ma il cervello è, tra l’altro, l’organo della percezione soggettiva. In natura, un organo non si sviluppa se non in rapporto ad una energia già esistente che esso percepirà sempre meglio a seconda dei bisogni della specie e dell’individuo. Gli occhi si sono sviluppati solo perché la luce esisteva prima dell’occhio. L’udito si è sviluppato per meglio percepire un universo vibratorio particolare, apportando una conoscenza supplementare dell’ambiente. E’ la stessa cosa per tutti gli organi di senso. Non è perché gli occhi si sono sviluppati che la luce è apparsa improvvisamente! Il processo fisiologico è simile per il pensiero, che è l’espressione di una energia preesistente che l’attività cerebrale permette di percepire. Il pensiero è la soglia dello spirito.
9 - Che cosa differenzia le scienze della psiche dalle tecniche iniziatiche?
Le scienze psichiche sono ancora alla ricerca di solide basi del campo di cui si presume si occupino. Ma la parola « scienza » può facilmente provocare la confusione nelle menti, poiché nel grande pubblico è troppo spesso sinonimo di conoscenze ben stabilite e definitive, mentre gli scienziati sanno bene che queste questioni non sono così consolidate come si vorrebbe credere. I dati e le teorie scientifiche sono, in effetti, in perpetua evoluzione ed è proprio questo che caratterizza il procedimento scientifico; d’altronde basta guardare il ritmo sempre più rapido con il quale si fanno le nuove scoperte.
Molto spesso, quelli che mettono in avanti le scienze psichiche vogliono lasciare intendere che nel campo dello spirito le conoscenze sono perfettamente stabilite, cosa sfortunatamente non vera. Quando si analizzano queste scienze, ci si accorge che per una buona parte esse riposano su dei presupposti, delle certezze e talvolta dei pregiudizi, e che in realtà ciò che ciascuna di loro propone non è nient’altro che una griglia interpretativa che tenta di decriptare delle realtà che si sottraggono senza sosta all’oggettività.
Per quanto riguarda le tecniche iniziatiche, esse sono un insieme di procedure che permettono di ottenere fenomeni la cui esistenza è stata constatata per millenni. Il fatto che questi fenomeni abbiano potuto essere constatati non significa che siano compresi o spiegati, ma semplicemente che si conoscono le circostanze particolari che permettono di realizzare certe esperienze.
10 - Certi fenomeni misteriosi sono dei fenomeni fosfenici?
Una delle fasi del fosfene, il bagliore diffuso, possiede delle proprietà che la definiscono come energia: essa permette la percezione degli oggetti in piena oscurità; è facilmente trasmissibile per telepatia, ed è fotografabile. Si può anche darle una forma. E’ questo bagliore diffuso che fu chiamato “eggregoro” nei tempi antichi. Ora, quando c’è accumulo di sali fosfenici in un luogo, questo dà origine a delle manifestazioni sovrannaturali, a delle “apparizioni”.
11 - Certi aspetti del Fosfenismo rientrano nell’ambito del paranormale?
Il Fosfenismo può spiegare un gran numero di fenomeni detti paranormali. E se alla scienza resta ancora qualche enigma, siamo pronti a scommettere che tra qualche anno essa lo avrà chiarito e tanto più rapidamente quanto più il Fosfenismo sarà studiato da ricercatori emeriti.
12 - Tutte le esperienze fosfeniche rientrano nel campo soggettivo?
Non solamente le esperienze fosfeniche, ma tutte le esperienze psichiche o spirituali appartengono all’ambito soggettivo.
Ricordatevi per esempio di Einstein che ha scoperto la legge della relatività complessa, sognando che si trovava su una sfera con altre sfere attorno a lui . Questo sembra proprio essere il sogno più banale che si possa immaginare e tuttavia l’oggettività ebbe la meglio sulla soggettività.
Il fenomeno soggettivo più conosciuto è il sogno. Soggettivo, perché noi siamo i soli testimoni del contenuto dei nostri sogni e non possiamo portare alcuna prova di ciò che percepiamo quando sogniamo. Ma siccome tutti sognano, questo fenomeno soggettivo è passato nell’ambito oggettivo.
Se parecchie persone descrivono un fenomeno soggettivo, esso diventa obbligatoriamente oggettivo.
Quando ci saranno molte più persone che faranno esperienze mistiche, anche queste passeranno nell’ambito oggettivo.
Ma il “mondo dello spirito” resterà sempre nel campo dei fenomeni soggettivi senza alcun legame con la materia. Ed ora sappiamo che chi ha voluto creare questo legame è ricorso ad un inganno, perché l’universo soggettivo al quale appartiene “l’esperienza” non ha interazioni dimostrabili con dei fatti classificabili come oggettivi dalla scienza attuale.
13 - Ci sono dei pericoli nella pratica del Fosfenismo?
Nessuno per quanto riguarda la pratica del Mixaggio Fosfenico. Anzi, esattamente il contrario, perché la luce è un vero e proprio purificatore del pensiero.
MANES diceva “La luce conduce al bene”.
Di fatto si verifica nel pensiero una vera e propria purificazione dei sentimenti che conduce sempre la persona verso ciò che la proteggerà e la equilibrerà al massimo, e questo, a volte, senza che se ne renda conto.
Invece, gli esercizi di pensiero ritmato generano un’energia colossale nel pensiero. Questa energia svolge un ruolo di amplificatore senza alcun discernimento, dato che, in un primo momento, amplificherà tutti i pensieri, sia buoni che cattivi. Ecco perché la pratica del pensiero ritmato deve sempre essere associata alla pratica del Mixaggio Fosfenico, ma è comunque consigliabile, durante la seduta di pensiero ritmato, fare attenzione alla scelta dei propri pensieri.
Una persona depressa deve limitarsi alla pratica del Mixaggio Fosfenico. Questo è altrettanto vero per le persone dal comportamento aggressivo. Questo fenomeno di amplificazione dei pensieri cattivi è chiamato: “l’epurazione”; la sua intensità può essere importante, ma diminuisce con l’andare del tempo.
14 - Che cos'è la telepatia fosfenica?
Per telepatia, non intendiamo “l’emissione di un pensiero da una persona ad un’altra”, come si intende abitualmente. La telepatia fosfenica consiste in una vera e propria trasmissione di ritmi.
La telepatia fosfenica è dunque l’induzione di un ritmo per reciprocità. La distanza gioca un ruolo importante, perché più si è vicini all’emettitore più i fenomeni sono intensi. Questo permette di comprendere i prodigi solari come quello di Fatima, quest’ultimo considerato dalla Chiesa (dopo 13 anni di processo canonico), come “il gioiello della chiesa romana”; esso non è nient’altro che un fenomeno al cento per cento fosfenico (se il sole si fosse veramente comportato come si dice, non saremmo qui a discuterne…), e i suoi elementi possono essere riprodotti separatamente o insieme senza che ciò tolga nulla all’aspetto spirituale dell’avvenimento.
Il significato della parola prodigio è sospensione delle leggi naturali. Ciò che la folla ha percepito sull’altopiano di Fatima è il co-fosfene solare che ha prodotto la sensazione di oscuramento del sole. Gli altri movimenti del co-fosfene: dondolamenti, pulsazioni (che la gente ha preso per la caduta del sole!), tremolii, sono dei ritmi propri dei fosfeni. Persino il fenomeno spettacolare dell’erba che si è asciugata rapidamente dopo che era leggermente piovuto, è un fenomeno fosfenico che deriva da una proprietà calorifica del bagliore diffuso.
Certi testimoni d’altro canto hanno detto di aver sentito una sensazione di calore; altri invece una sensazione di freschezza: tutto questo è perfettamente caratteristico dell’esperienza fosfenica che consiste nella proiezione del fosfene sul dorso della mano; esperienza ancora più notevole quando parecchie persone proiettano il fosfene verso una stessa persona. Questa comincia allora a dondolarsi spontaneamente, fatto che dimostra che il fosfene è un’energia in relazione con dei ritmi profondi.
In queste due esperienze, alcune persone descrivono una sensazione di leggero calore; per altri, è una sensazione di freschezza che predomina. Allo stesso modo, le sfere biancastre che cadevano dal cielo e che la gente cercava invano di afferrare perché svanivano, sono un fenomeno che rientra nella definizione stessa di fosfene: percezione di sensazioni luminose soggettive. E’ risaputo che quando non succede più niente sulla retina, c’è ancora emanazione di una sostanza sottile prodotta dal cervello: il bagliore diffuso. Questa fase del fosfene permette di percepire gli oggetti in piena oscurità; ed è in occasione di questa fase e di questo bagliore, che i mistici hanno le loro visioni.
Nota: nel 1967 in seguito all’invio di lettere e di telegrammi del Dr Lefebure al Vaticano e a Sua Santità Paolo VI per spiegare che i “fenomeni” di Fatima erano stati spiegati scientificamente (rivelazioni che hanno” turbato” il papa), la Chiesa non ha più parlato dei “prodigi solari” come del gioiello della Chiesa cattolica. Questo costituisce un riconoscimento implicito delle scoperte del Dr Lefebure.
Altro esempio di un effetto di telepatia fosfenica: voi conoscete la qualità del vostro pensiero, la qualità della vostra immagine mentale quando per esempio formate il punto di concentrazione per praticare un dondolamento. Se accanto a voi una persona più avanzata pratica questo esercizio con voi, osserverete che avrete molta più facilità a formare e a mantenere questa immagine.
15 - Si puo’ influenzare qualcuno a distanza?
Questa questione deve essere affrontata sotto due aspetti. Il primo prende in considerazione soltanto il pensiero propriamente detto: si può investire a distanza il cervello di un’altra persona e imporle il nostro pensiero? In questo caso la risposta è No.
Ciononostante molti lo credono senza averne mai avuto la dimostrazione.
Il secondo aspetto deve essere analizzato dal punto di vista della persona che pratica gli esercizi di pensiero ritmato. Dato che il ritmo introduce un elemento di strutturazione nel pensiero, conferendogli una gerarchia superiore, la risposta è diversa. Per capire meglio, rifacciamoci all’esempio dato dal Dr Lefebure: l’analogia del vento e del pensiero.
Il pensiero è come le masse di aria anarchiche: l’energia spesa è grande ma l’effetto totale è debole. Per esempio, il vento non attraversa i muri. Ma se si perviene a ritmare l’aria ed a produrre un suono, quest’ultimo, benché un miliardo di volte più debole dell’energia del vento, attraversa facilmente le pareti. Tutta la differenza sta nel ritmo dell’energia. Nello stesso modo, quando le masse d’aria sono riunite e trascinate in un movimento a spirale ritmato, acquisiscono una potenza fantastica capace di radere al suolo delle città e delle regioni intere: sono i tornado ed i tifoni.
Il pensiero segue lo stesso processo. Quando è ritmato acquisisce una potenza eccezionale che ne fa un’energia che potenzia le capacità umane. Produce allora lo sviluppo dell’ideazione, della creatività, dell’intuizione; poi, quando lo si trascina in un movimento a spirale, la sua potenza diviene tale che scatena dei fenomeni interiori molto ricchi e molto profondi.
Questo pensiero ritmato proiettato su un’altra persona avrà l’effetto di amplificare i pensieri propri del ricevente in funzione del grado di ricettività di quest’ultimo. L’emettitore ed il ricevente devono essere il più vicini possibile perché la qualità del risultato è inversamente proporzionale alla distanza che li separa.
Nota: il sortilegio o l’influenza a distanza fanno presa solo su soggetti superstiziosi o influenzabili.
16 - Che cos’è un sortilegio?
Numerose persone si credono vittime di sortilegi mentre sono di fatto vittime semplicemente di una malattia microbica, soprattutto nei paesi o nelle regioni dell’Africa in cui “l’igiene” lascia a desiderare. Molte di queste malattie non sono individuabili con le analisi ed è allora lo psichiatra che prende il posto del medico. Questo aspetto è stato sviluppato dal Dr Lefebure nel suo libro “Spasmofilia e depressione a causa del tetano cronico”.
17 - Ci sono delle controindicazioni alla pratica del Fosfenismo?
Come esistono delle controindicazioni farmaceutiche (certe medicine non possono essere associate ad altre), ne esistono anche a proposito della pratica del Fosfenismo. Allo stesso modo, gli sportivi non possono praticare certi sport che sarebbero contrari ai risultati che desiderano ottenere: ad esempio il pugile non pratica la muscolazione pesante che gli farebbe perdere rapidità e agilità, dunque la sua efficacia.
1a pratica controindicata: il Rebirthing
Re-birthing (rinascita): basato sull’iperapnea provoca l’iperossigenazione del sangue con abbassamento dell’anidride carbonica, da cui alcalosi, abbassamento del calcio sanguigno e, nei soggetti sensibili, tetania il cui segnale annunciatore è il pizzicore alle dita.
Nella vita quotidiana, osserverete che le persone che hanno dei problemi psicologici sono incapaci di respirare. La loro respirazione si limita a delle inspirazioni molto corte e quando sono prese di sorpresa da una situazione o sono sotto l’effetto di un’emozione per esempio, inspirano leggermente e bloccano la respirazione. Provocano così una rimozione.
Nelle arti marziali si impara al contrario ad espirare per non subire una situazione.
- Rebirthing e respirazione olotropica:
Il rebirthing e la respirazione olotropica sono due metodi detti di terapia. Entrambi utilizzano la stessa forma di respirazione, cioè una iperventilazione.
L’iperventilazione è ottenuta con un movimento ampio della cassa toracica (riempimento totale), e l’emissione dell’aria avviene attraverso la bocca. Attraverso le narici lo svuotamento dei polmoni sarebbe più lento.
Ci vuole un bel po’ per ottenere l’effetto, cioè dei pizzicori nelle estremità (all’inizio), segni premonitori della variazione del tasso di calcio nell’organismo, dovuti all’iperventilazione.
L’obiettivo, a questo stadio, è di superare la propria paura. Si può avere paura di morire perché le contrazioni possono andare fino ad un inizio di paralisi della lingua o dell’ugola, a causa degli effetti che sono forti e incontrollabili. Ed è in questo che consiste l’effetto terapeutico: “andare al di là delle proprie paure coscienti ed incoscienti”.
Nel Rebirthing ci si accontenta di seguire il ciclo respiratorio, di mantenerlo e in seguito, alla fine della seduta, di verbalizzare ciò che è successo. Nella respirazione olotropica la respirazione si effettua con la musica – stile musicoterapia. Anche qui, alla fine della seduta si verbalizza e si fa un disegno che riassume quello che si è vissuto, disegno che è spesso stile mandala.
Queste respirazioni portano al di là delle paure: incoscienti (stress della nascita) e coscienti: paura del vuoto, della velocità… Siccome questi modi respiratori risolvono dei nodi psicologici, dopo la seduta ci si sente meglio, liberati dallo stress.
Molti terapeuti utilizzano volentieri uno di questi metodi perché sono terapie che fanno leva sulla psicologia, vale a dire che, seguendo la procedura, il risultato si produce necessariamente e rapidamente. Per una terapia bisogna calcolare circa 10 sedute. Le sedute durano 1 ora, anche 1 ora e 30, e si svolgono in gruppo. Sono dei metodi classificati tra le terapie dette brevi visto il piccolo numero di sedute necessarie.
Ma gli effetti post-seduta possono avere conseguenze pesanti sul piano psicologico se sono associati alla pratica del pensiero ritmato che, come abbiamo visto, è un amplificatore dei processi mentali. Queste tecniche sono dunque molto destabilizzanti.
- La respirazione raccomandata dal Dr Lefebure:
Il Dr Lefebure ha dimostrato che l’importante nella respirazione yogica-mistica è la ritenzione (cfr. IL PNEUMOFENE o la respirazione che apre le porte dell’aldilà), vale a dire, come egli stesso precisa: “L’importante è creare una sete d’aria”, sete creata attraverso ritenzioni più o meno lunghe. Ritenzione nell’inspirazione, poi nell’espirazione, che formano su questo ciclo una respirazione più o meno quadrata. Respirazione quadrata che ha modificato alla fine in respirazione ciclogena (spirituale) con sete d’aria costante durante tutto il ciclo e durante tutta la seduta.
- Confronto tra questi diversi modi respiratori:
Vediamo dunque che la respirazione spirituale, o anche la respirazione quadrata – più facile da effettuare all’inizio – si oppone completamente alle respirazioni di tipo rebirthing.
– Il rebirthing comporta un assorbimento massimo e rapido di ossigeno e dunque senza alcuna sete d’aria.
– La respirazione spirituale rallenta l’assorbimento di ossigeno aumentando di conseguenza il tasso di CO2 – a causa delle ritenzioni – e dunque con un massimo di sete d’aria.
I due tipi di respirazione dunque si oppongono. Uno dei metodi è una ricerca psicoterapeutica e l’altro una via spirituale.
2a pratica controindicata: l’Ipnosi
Il principio dell’Ipnosi è l’utilizzo di uno stato adatta ad indurre delle suggestioni.
Quanto alla Sofrologia, che è una specie di Ipnosi “dolce”, la suggestione vi occupa un buon posto.
Questo ci porta a individuare un punto di differenza tra Ipnosi e Fosfenismo.
L’Ipnosi è nella pratica indissociabile dalla suggestione.
Il Dr Lefebure parla spesso nei suoi libri di preghiere libere, cioè di preghiere che ci si inventa da soli e che non sono imposte né da una persona, né da un gruppo, né da una qualsiasi ideologia. Perché la preghiera? Beh diciamo, per fare un paragone, che una centrale idroelettrica sviluppa una energia proporzionale all’altezza della caduta dell’acqua. Più questa è alta e più la centrale riceve potenza.
Pregare è ammettere che ci sono delle forze al di sopra di noi e mettersi in stato di ricettività, in una posizione di umiltà. E’ l’esatto contrario dell’autosuggestione che non è che auto-affermazione.
L’autosuggestione rende un individuo iper-suggestionabile (come il termine “autosuggestione” può già far pensare).
E infine, ed è la cosa più importante, lo stato ipnotico ricercato è antagonista delle vere pratiche yoga. L’ipnosi eccita solo una “linea di neuroni”, mentre le tecniche iniziatiche consistono nel creare delle vie neurologiche al fine di attivare numerose funzioni cerebrali.
Avvertimento: l’associazione rebirthing + ipnosi + pratica del pensiero ritmato può condurre ad un soggiorno in ospedale psichiatrico. Uomo avvisato, mezzo salvato… Ci sono delle mescolanze che è meglio non fare.
L’Ipnosi permette di pervenire allo sdoppiamento o al viaggio astrale?
Molti ricercano lo sdoppiamento senza sapere che cosa sia realmente, né in che cosa consista. In queste condizioni, è ben difficile riconoscere i fenomeni. Esiste un antagonismo molto forte tra le esperienze iniziatiche e le esperienze psicologiche. Queste ultime non rientrano nel quadro delle tecniche iniziatiche, che è un campo totalmente a parte. E’ estremamente importante sapere su quale campo si lavora e quali ne sono i limiti. Bisogna anche sapere perché si applica una certa tecnica, quali risultati ci si può attendere e fare noi stessi la scelta delle tecniche da utilizzare nella propria ricerca.
Non si può proprio domandare l’assoluto né l’impossibile al nostro cervello e, nella pratica come nello studio, è necessario definire il terreno sul quale lavorare. Sfortunatamente, molti avviano una ricerca solo per meglio ricondurre i fenomeni all’idea che se ne fanno, e ai pregiudizi che hanno accumulato nel corso del tempo. Ma appena si avvicinano ad un fenomeno un po’ scomodo perché li obbliga a porsi delle domande, a volte a rimettersi in questione, o ancora ad uscire dal piccolo conforto intellettuale che si sono creati, reagiscono con il rifiuto del fenomeno e arrivano persino a dichiarare che è “pericoloso” o che fa paura. Ora, questo pericolo, questa paura è il rischio di scoprire se stessi. Si limitano dunque alla produzione di fenomeni superficiali. La maggioranza di questi fenomeni è puramente psicologica.
Così si comincia a lasciarsi impressionare ed influenzare da un ambiente o da un atteggiamento che fungono da suggestione piuttosto che da catalizzatore di vere esperienze. Allo stesso modo, spesso si vivono sensazioni che non toccano altro che la superficie dello “strato psicologico” dell’individuo, ma lo si scambia sovente con un obiettivo raggiunto o con un contatto con il proprio “io” profondo. La maggior parte delle volte queste sensazioni non sono che un’illusione dalla quale si ricava un vivo piacere perché si percepiscono delle immagini e alcune sensazioni, cosa di per se stessa molto gradevole; e ci si ferma a questo stadio.
Per esempio, con i simulatori che si trovano nei luna-park, e in modo ancora più forte con i caschi virtuali, vivrete molteplici sensazioni ed “esperienze” a seconda del film proiettato, senza neanche muovervi dalla vostra poltrona. Avrete l’impressione che il vostro corpo diventi pesante o leggero, di cadere o di salire oppure di diventare più piccoli o molto grandi, di volare e di fluttuare nell’aria senza sforzo. In fin dei conti ciò che vivrete saranno dei passatempi sensoriali perché il film avrà sollecitato certi organi di senso. Ma non si tratta affatto di fenomeni psichici. Siete in un vicolo cieco sensoriale e desiderate che le sensazioni continuino tanto sono piacevoli. E’ infatti la stessa cosa che si produce quando siete presi da un prurito: vi grattate. Nel giro di un attimo questo grattare si trasforma in piacere e diventa gradevole grattarsi. In medicina, questo fenomeno è chiamato “voluttà di grattarsi”. Anche in questo caso siete in un vicolo cieco sensoriale che produce uno stato patologico.
I fenomeni iniziatici si producono molto raramente durante gli addestramenti, ma sopravvengono parecchie ore dopo, persino una giornata dopo l’addestramento. Non bisogna confondere i passatempi sensoriali, che sul momento non provocano altro che un momento gradevole, con gli esercizi iniziatici che conducono a vere e proprie esperienze al di fuori delle sedute di allenamento, molto spesso di notte, e che proiettano la coscienza fino nei “piani cosmici” (vedere UNIVERSO ENERGIA FOSFENICA). I fenomeni iniziatici sono ben al di là delle sensazioni che appartengono alla nostra creazione personale. Ma ben pochi accettano di spingere lo studio più lontano di questi strati che sono ancora legati alla volontà subcosciente. Quelli che approfondiscono, scoprono invece un altro aspetto di se stessi e dell’universo.
Lo sdoppiamento non è un fenomeno raro. E’ stato praticato in ogni tempo e si trova nel cuore stesso di tutte le iniziazioni.
18 - I do not achieve any results.
Phosphenic techniques are efficient for a large majority of people of all cultures or social levels; progression depends on physiological laws and not on beliefs or prejudices.
Only very few people do not obtain any results, primarily because they are under a medication that disturbs cerebral functions.
Other people say they have obtained no results, but when we ask them questions, we realize that they have actually experienced phenomena. They are simply not aware of it. In a certain way they ‟missed” the experiences.
In spite of intense practice of Phosphenism, and though it is relatively easy to produce experiences, many people are stopped in their development as it is sometimes difficult to exploit these experiences. Mainly because MOST STUDENTS ARE NOT ABLE TO RECOGNIZE CERTAIN PHENOMENA that will play a major role in future experiences.
That assertion may seem strange at first, as today there is so much information available in every domain. But it is actually that large amount of often contradictory information that confuses persons interested in psychic or spiritual research. Those persons do not have the means for recognizing genuinely efficient techniques nor the phenomena that they might encounter in this process, and which must be approached without any prejudice. They miss the real phenomena as they are too subtle to be recognized. Experiences that could have been magnificent thus fail totally.
To counter that lack of serious information, the School of Dr Lefebure offers technical files with studies of the different phenomena encountered in the practice of Phosphenism, opening up new horizons for students who wish to go further with their research and practical experiments
The study of Phosphenism enables one to understand the physiological sense of ancient concepts such as clairvoyance, chakras, kundalini, conscious dreaming, directed dreaming, consciousness extension, out of body experience, astral travelling, etc. The phosphene amplifies subjective sensations; you will then discover that thoughts have their own behavior and that it is necessary to abide by their rules in order to develop the whole of cerebral abilities. Phosphenism puts into question prejudices and elementary or simplistic knowledge. It is a discipline in its own right, to which nothing needs to be added, as the fields of exploration and experimentation are immense, some still to be explored. Those persons who are more curious and motivated will have the possibility of investing themselves more fully in the different experiences and will perhaps discover, among other things, new areas of application.
19 - Certe droghe o psicofarmaci possono aumentare gli effetti del Fosfenismo?
Certe droghe quali l’erba, i funghi, l’extasy (droga di sintesi), gli psicofarmaci, possono provocare delle impressioni di momenti di estasi o di veggenza. Ma da un lato, una volta passati gli effetti allucinogeni, non persiste più nessuno stato di percezione, e dall’altro gli effetti di queste sostanze sono da classificare tra le eccitazioni sensoriali (vedere Ipnosi e Sdoppiamento).
Una persona ci ha raccontato la sua esperienza dell’ L.S.D. 25 (il più forte degli L.S.D.). Durante un trip, quest’uomo ha sentito come tre “viaggi” in uno, caratterizzati dall’impressione di una separazione tra l’intelletto, la mente e il corpo, con quest’ultimo che viveva una storia legata alla morte: impressione di vivere la propria morte e di sentirsi sotterrato. Il mentale, da parte sua, percepiva dei fenomeni più gradevoli, in particolare delle luminosità semoventi in cui però non poteva avere accesso. Si osserva in questo caso una completa disgregazione della personalità con un blocco che le impedisce di accedere ai piani superiori pur percepiti.
Per quanto a nostro parere non sia positivo fare pubblicità agli allucinogeni, pur involontariamente, è impossibile eludere la questione perché essa è oggi posta troppo spesso a causa delle pratiche sciamaniche e dell’attrattiva dei rave-party.
Per quanto gli allucinogeni, principalmente il peyote, la mescalina, alcaloide del peyote, l’iboga (pianta africana), e il troppo celebre L.S.D. diecimila volte più potente, siano utilizzati nelle pratiche sciamaniche, essi non apportano nulla alla pratica fosfenica.
Ad esempio i “ravers”, con la loro musica techno (120 battiti al minuto) composta da ritmi molto vicini a quelli che si ritrovano in certe cerimonie iniziatiche (con l’elettronica in meno), non ottengono che dei passatempi sensoriali, certo piacevoli, ma senza nessuna possibilità di sfociare in qualche fenomeno che possa essere qualificato come spirituale.
Il Fosfenismo incorpora ed armonizza prima di tutto l’essere con il suo ambiente, al contrario delle droghe che, disintegrando l’individuo sul piano caratteriale, lo desocializzano.
Basta vedere i reportage degli etnologi che mostrano i danni della droga sugli sciamani per rendersi conto dello stato in cui si trovano dopo la loro trance. Come un mezzo bicchiere di vino può annullare i benefici di una seduta di Fosfenismo, l’assunzione di sostanze allucinogene conduce solo ad uno smarrimento della coscienza e, in un caso come nell’altro, se troppo ripetuta, conduce in vicoli ciechi sensoriali.
20 - Ci sono delle applicazioni terapeutiche del Fosfenismo?
Come la pratica dello sport ha un effetto benefico sul corpo e sulla mente, così la pratica del Fosfenismo permette questo stesso apporto.
Ciononostante, fino ad oggi, a parte l’effetto citato più sopra e gli effetti “luminoterapeutici”, non ci sono state sperimentazioni in ambito medico. Potrebbe essere una nuova via da esplorare per i medici di domani…