MANDALA E RUNE E FOSFENISMO

MANDALA E RUNE

Nuomerose tradizioni fanno appello a rappresentazioni grafiche, non soltanto per simboleggiare il sacro, ma anche per ispirarsene oppure per entrare in comunicazione con esso.

La maggior parte degli studi Universitari occidentali rimangono al livello intellettuale e considerano tutte queste rappresentazioni come metafore. Nello stesso modo, certi studi pseudo-esoterici non fanno altro che perdersi in congetture, mentre il potere dei simboli, delle rune e dei mandala è ben reale.

Il Dottor Francis Lefebure ha effettuato numerose ricerche sulle capacità del cervello di produrre immagini, le quali possono portarci ad una comprensione scientifica e fisiologica dei meccanismi di creazione delle rune, dei simboli e dei mandala. Il suo studio si fonda sull’utilizzo sistematico dei fosfeni, che sono un sistema unico per misurare certi parametri cerebrali, non individuabili altrimenti.

I fosfeni sono tutte le percezioni luminose soggettive, cioè tutte le sensazioni luminose che non sono direttamente generate dalla luce che stimola la retina. Ne fanno parte le immagini dei sogni o le visioni dette ipnagogiche (quelle che sopravvengono durante l’addormentamento).

Stimolando la terza zona del cuneo con una corrente elettrica, si provoca la comparsa di fosfeni di varie forme geometriche: quadrati, cerchi, triangoli e croci, così come linee dritte e frastagliate. Questa zona del cervello è dunque specializzata nella produzione di immagini di forma geometrica.

Per quanto a volte complessi, i simboli, le rune e i mandala possono essere ricondotti alle forme geometriche semplici che li costituiscono. In effetti, la caratteristica di un mandala è di essere il disegno di un quadrato che contiene un cerchio, con molteplici altre suddivisioni possibili.

D’altra parte, le forme geometriche generate dal cervello possono a volte essere in movimento. Il triskel, runa celtica, o la svastica, simbolo sanscrito, sono entrambi la rappresentazione di una croce in movimento.

Carl Gustav Jung cita numerosi casi di apparizione spontanea di forme geometriche (rune, simboli e mandala) nei sogni dei suoi pazienti. Egli le interpreta come una rappresentazione del sé, archetipo della totalità psichica.

Quale che sia l’interpretazione che si dà loro, rune, simboli e mandala costituiscono dei supporti interessanti per la meditazione. Potete realizzare voi stessi la seguente esperienza:

Esperienza con i fosfeni

Questa esperienza si basa sulla tecnica del Mixaggio Fosfenico sviluppata dal Dr Lefebure. Consiste nel pensare ad un’immagine particolare in presenza di un fosfene prodotto con la fissazione di una sorgente luminosa.
Nel quadro del nostro studio, la tecnica può consistere in due varianti possibili:

1) Scegliete un simbolo, una runa o un mandala che vi ispira.
Fate un fosfene.

Pensate al simbolo, al mandala o alla runa scelta (visualizzate il simbolo, richiamate la sua immagine al vostro ricordo).
Ripetete questa operazione per almeno 15 minuti, prima di addormentarvi, e per più giorni di seguito (più praticate l’esercizio, più possibilità avrete di ottenere un risultato).

2) praticate lo stesso esercizio descritto sopra, ma utilizzando l’immagine di una runa, di un simbolo, di un mandala o di una forma geometrica che vi è apparsa spontaneamente durante un sogno, una seduta di meditazione o nel momento di addormentarvi.

In poco tempo, sarete molto sorpresi del risultato…