MANTRA E FOSFENISMO
MANTRA
Nell’induismo e nel buddismo, il mantra (dal sanscrito «formula sacra») è una formula mentale o un insieme di sillabe disposte secondo un certo ordine, che si ripete parecchie volte seguendo un certo ritmo.
Per quanto la recitazione dei mantra sia tipicamente legata all’induismo, pratiche analoghe si ritrovano nella maggior parte delle religioni. In effetti, l’utilizzo di formule ripetitive scandite compare nella religione cristiana sotto forma della tradizione del rosario, nella religione musulmana sotto forma di ripetizione dei versetti del Corano e nella religione israelita sotto forma della lettura della Torah accompagnata da dondolamenti antero-posteriori.
Le tradizioni precedenti non sono da meno, e quali culture dette «primitive» non utilizzano canti ripetitivi in occasione delle loro cerimonie? Dovunque, la preghiera assume una forma di ripetizione ritmata.
Utilizzare il termine «mantra» per qualificare queste pratiche così lontane geograficamente può sembrare abusivo. Nondimeno, il medico francese Francis Lefebure è riuscito a dimostrare, in maniera scientifica, le ragioni fisiologiche dell’universalità di tali pratiche. Nel suo libro «OM e i mantra, il nome naturale di Dio», il Dottor Lefebure esplicita l’azione del ritmo sul cervello e fornisce delle indicazioni per sviluppare i propri mantra personali. Comincia con un’analisi morfologica del mantra «OM», o pranava mantra, facendo numerose analogie pertinenti tra l’anatomia umana, il suono e diversi elementi (geometria, fisica, chimica, fisiologia).
La seconda parte dell’opera è dedicata ad un’analisi precisa dei suoni dei mantra, in vista della creazione di mantra efficaci. Lungi dal fermarsi ad una discussione sterile sul significato dei mantra, o anche sulla linguistica della loro origine, il Dottor Lefebure va direttamente all’essenziale fornendo i dati di base che consentono di capire le risonanze analogiche tra vocali e consonanti e i diversi elementi naturali, così come i rapporti tra i mantra e i chakra.
E’ anche incluso un breve excursus storico, che permette di capire l’universalità del mantra OM, utilizzato sotto forme leggermente differenti da numerose tradizioni (induismo, taoismo, buddhismo, ma anche dalle tradizioni celtiche, zoroastriane, tibetane, e persino musulmane, ebraiche e cristiane), universalità che è stata occultata da errori di traduzione.
Bisogna ammettere che i lavori del Dottor Lefebure si fanno notare per la loro precisione e per la loro efficacia.
Le ricerche del Dr lefebure hanno anche provato che la regolarità del ritmo di declamazione dei mantra migliora grandemente il loro effetto. A questo scopo il Dr Lefebure ha sviluppato il Mantratron, sorta di metronomo appositamente concepito per la pratica dei mantra.
Un altro pilastro delle scoperte del Dr Lefebure è l’utilizzo sistematico dei fosfeni per migliorare qualunque tipo di lavoro intellettuale o mentale.
I fosfeni sono tutte le sensazioni luminose soggettive, cioè quelle che non sono direttamente prodotte dalla luce che stimola la retina. Essi possono essere prodotti con delle brevi fissazioni di sorgenti luminose.
Esperienza con il Mantratron
Un’esperienza interessante consiste nel combinare i fosfeni e il Mantratron alla vostra pratica abituale dei mantra. Per fare questo:
Regolate il Mantratron su un ritmo adeguato.
Fissate una lampada fosfenica per una trentina di secondi e chiudete gli occhi.
Recitate il mantra seguendo il ritmo del Mantratron.
Dopo tre minuti, fissate di nuovo la lampada.
In questo modo la recitazione del mantra è accompagnata in permanenza da un fosfene.
L’energia prodotta dalla recitazione del mantra aumenta considerevolmente.