QIGONG E FOSFENISMO
QIGONG – CHI – KI
Il Qigong è una ginnastica tradizionale cinese molto antica che permette di controllare l’energia chiamata il Qi, o chi (pronunciare tci). Il postulato di partenza è il seguente: l’energia dell’universo e l’energia del nostro corpo interagiscono, si combinano. E’ possibile stimolare questa energia e farla circolare per mezzo di movimenti, di respirazioni e di visualizzazioni.
Per i Cinesi, ogni malattia è prima di tutto un blocco del chi. La guarigione sopravviene quando l’energia bloccata viene rimessa in circolazione. La stimolazione del chi attraverso i meridiani, la ricerca dell’equilibrio dell’yin e del yang, sono principi che si ritrovano nella medicina cinese e nelle arti marziali. Alcuni considerano il Qigong come l’antenato comune ad entrambi.
Il Qigong medico risale a migliaia di anni prima della nostra era. Proscritto in Cina durante la rivoluzione culturale, torna ad essere accessibile al pubblico verso la fine degli anni 70. Nel 1979 si svolge a Beijing il primo Seminario Nazionale di Ricerca Scientifica sul Qigong, e lo stesso anno vede la fondazione dell’Istituto Nazionale di Qigong.
Alcuni studi realizzati in Cina, all’Ospedale Kuangan Men di Beijing, hanno dimostrato l’incidenza del Qigong sulla guarigione del cancro. Senza sostituirsi alla chemioterapia, la pratica del Qigong aumenta considerevolmente le possibilità di guarigione, rendendola molto più rapida.
Se il Qigong ha incontestabilmente delle virtù curative, sono soprattutto gli effetti preventivi che ci interessano. Favorendo la circolazione dell’energia, il Qigong impedisce la formazione di blocchi e permette quindi la conservazione della salute. Si è d’accordo nel riconoscergli i seguenti effetti benefici: più tono, più flessibilità e più equilibrio, una sensazione di benessere e di calma mentale, una potenza accresciuta di concentrazione e uno sviluppo della fiducia in sé.
Ora, questi sono gli stessi effetti che si attribuiscono alla pratica del Fosfenismo. E quando due tecniche conducono a risultati similari, il loro incontro crea una sinergia supplementare. La pratica del Fosfenismo rende molto più attenti alle sensazioni. Favorisce quindi la presa di coscienza del proprio corpo, il che permette di progredire più rapidamente. D’altra parte, grazie ai fosfeni, la concentrazione sull’esercizio è facilitata e la qualità della visualizzazione migliora. L’energia fosfenica rende la seduta molto più tonificante e i risultati non si fanno attendere. Inversamente, la pratica del Qigong crea le condizioni favorevoli per il perseguimento del Fosfenismo.
I fosfeni sono tutte le sensazioni luminose che non sono direttamente prodotte dalla luce che stimola la retina. I fosfeni possono essere prodotti con brevi fissazioni di sorgenti luminose.
Come fare il Qigong con i fosfeni
Se praticate rivolti verso il sole, potete fare dei fosfeni fissando il sole per qualche secondo attraverso un pezzo di stoffa.
Togliete occhiali e lenti a contatto quando praticate con il sole. Potrebbero fare effetto lente e bruciarvi la retina.
Potete decomporre la pratica in due tempi:
In un primo tempo, fate l’esercizio come al solito, con un fosfene e una mascherina oculare.
In un secondo tempo, rifate l’esercizio mentalmente durante la presenza di un fosfene. In questo modo, lavorerete sul miofene, l’equivalente del fosfene per l’attività muscolare.